Dopo aver chiuso il 2021 con incassi record, nel primo semestre 2022, il Consorzio ha registrato – rispetto al primo semestre dello scorso anno – un incremento delle vendite totali pari al 2,4% (68.461 tonnellate vs 66.884 tonnellate), con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali che crescono dell’1,6% (29.215 tonnellate vs 28.751).
Anche sul suolo nazionale tornano a crescere le vendite, grazie anche alla ripresa delle attività di ristorazione (+2%) e delle vendite dirette (+4%).
La Spagna si aggiudica il gradino più alto del podio (+14,7% con 656 tonnellate vs 572 tonnellate del primo semestre 2021), bene anche Stati Uniti (+12,6% con 7.170 tonnellate vs 6.366 tonnellate) e Francia (+8,3% con 6.033 tonnellate vs 5.570).
Il Giappone cresce del 79,6% (445 tonnellate vs 248), segue l’Australia con una crescita del +57,9% (290 tonnellate vs 184 tonnellate).
“Superato il periodo della pandemia con un sostanziale ‘premio’ dei consumatori, che ha dimostrato fedeltà al Parmigiano Reggiano per i valori che la DOP esprime, il 2022 mette a segno un ulteriore sviluppo con un primo semestre che segna un +2,4% di crescita a volume.” Commenta entusiasta Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
Dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore il Piano di regolazione dell’offerta del Parmigiano Reggiano DOP per il triennio 2023-2025, approvato dal Ministero delle Politiche Agricole.
L’intento del Piano di regolazione è definire le modalità di gestione dell’offerta di Parmigiano Reggiano al fine di adeguarla alla domanda di mercato, partendo dal consolidamento dei punti di riferimento produttivi al fine di garantire il valore aggiunto per le imprese della filiera, mantenere inalterati gli standard qualitativi del prodotto e garantire al consumatore un prezzo di mercato adeguato.
Maggiori informazioni sui dati delle vendite del prodotto DOP Parmigiano Reggiano e sul Piano di regolazione di quest’ultimo sul sito di Parmigiano Reggiano